
Andorra
E’ un luogo molto diverso dalle altre realtà europee, a tratti sembra quasi surreale. Andorra si trova incastrata nei Pirenei, confinando da un lato con la Francia e dall’altro con la Spagna. La lingua ufficiale è il catalano, anche se ovviamente il francese e lo spagnolo vengono parlati correntemente. Andorra non fa parte dell’Unione monetaria Europea, ma nonostante ciò la sua moneta è l’euro. Si sente spesso parlare di Andorra come di un “paradiso fiscale”, e in un certo senso lo è, viste le bassissime percentuali di tasse obbligatorie per chi possiede un impresa, così come su tutti i conti correnti bancari: ciò fa si che nel principato si possano fare degli ottimi affari nell’acquisto di tecnologia ed altri beni, ed avere buone rendite sui soldi investiti. Ma non è tutto oro quello che luccica: spesso i negozianti alzano i prezzi per avere un maggiore guadagno, annullando di fatto il margine di guadagno del compratore; e le banche, sempre più “pressate” dalle vicine Francia e Spagna, sono costrette a vedersi ridotti i privilegi fiscali, e quindi a limitarsi a fare da ponte verso paradisi fiscali veri e propri oltreoceano, ma sicuramente meno affidabili.
Encamp
Encamp è la parte più alta del Principato, quella più vicina alle piste. Vi ho vissuto per un mese (aprile 2013), in cui ho fatto lo stage per l’università triennale ospitato dal mio amico Christophe, che ho conosciuto a Bora Bora dove era uno dei miei capi, prima di tornare in Europa ed aprire un proprio hotel.
Piste da sci
Andorra vanta piste da sci di alto livello, molto larghe e curate. Il servizio per lo sciatore è molto valido: un trenino gratuito accompagna gli sciatori alle piste, per poi riportarli ai vari hotel.
Andorra la Vella
E’ la capitale del Principato. Con le dovute proporzioni ha tutto ciò che una capitale ha solitamente: parlamento, stadio, scuole, centri commerciali, hotel di tutti i generi. Il centro città non è male: molto bello passeggiare tra le vie che vantano un gran numero di negozi di tecnologia, abbigliamento, generi alimentari e altro ancora a prezzi scontati rispetto al resto d’Europa per la già citata agevolazione fiscale.