
Polonia
La visita della capitale della Slesia nell’ottobre del 2018 ha rappresentato per me il primo viaggio in Polonia. Non è stato un soggiorno molto lungo, poco più di un fine settimana, ma mi ha permesso di conoscere meglio la personalità di un popolo che a primo impatto sembra molto chiuso e sempre piuttosto triste. Se a prima vista possono davvero sembrare non molto inclini al dialogo e all’ospitalità, si rimane positivamente stupiti della loro volontà di aiutare i turisti e di far apprezzare la propria cultura qualora si chieda loro informazioni o spiegazioni.
Katowice


Per quanto riguarda la città in sé, Katowice non è tra le città più belle che ho visitato (per usare un eufemismo): sono ancora ben visibili in città i segni di lunghi anni passati sotto il regime comunista; e inoltre la città non ha un centro ben definito, per quanto non sia enorme ed è possibile girarla a piedi, non è facile darsi un punto di riferimento.
Sono rimasto piacevolmente stupito dalla quantità e dalla bellezza delle chiese, oltre al fatto che la domenica mattina le attività della città siano tutte chiuse, e le chiese tutte piene di fedeli.

Dove mangiare
Il pasto principale nei giorni passati a Katowice l’abbiamo gustato in un bellissimo ristorante chiamato Zaklety Czardasz Restaurant: non si tratta di un ristorante tipico polacco, in quanto presenta piatti per la maggioranza provenienti dall’Ungheria e vini di tutto il mondo; ma per la bellezza della location, la bontà del cibo e il rapporto qualità prezzo non posso che suggerire una visita.
Un ristorante molto più tipico dove la pietanza di punta è uno dei piatti tipici polacchi si chiama Pierogi Swiata.

STADIO
Lo stadio Slanski, un imponente e moderno impianto sportivo, si trova in realtà a Chorzow, ma è comunque facilmente raggiungibile dal centro di Katowice con il tram diretto in un quarto d’ora circa. Si tratta di uno stadio moderno (inaugurato nel 2011) e di grandi dimensioni (può ospitare fino a 55mila spettatori). È suddiviso in due anelli, e ha l’unica pecca di avere una pista d’atletica che divide il campo dagli spalti, riducendo la visibilità per gli spettatori.

Sono stato allo stadio Slanski nell’ottobre 2018 con Francesco, Simon, Marco e Nino in occasione della partita di Nations League della nazionale italiana. Rimasi piacevolmete sorpreso dal tifo degli italiani presenti nel settore ospiti, seppur in numero esiguo (un centinaio contro i 40 mila polacchi). La partita terminò con la vittoria all’ultimo minuto dell’Italia grazie al gol di Biraghi, risultato che permise all’Italia di non retrocedere in lega B.

