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Russia

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Cosa visitare

Avendo il tempo limitato, i miei amici ed io non abbiamo potuto visitare tutto ciò che avremmo voluto. Abbiamo dovuto scegliere tra le tante opzioni che Mosca presenta e abbiamo optato per la visita al Cremlino: una scelta che si è rivelata azzeccata, in quanto anche senza guida, l’esperienza di camminare tra le cattedrali ortodosse, i cannoni e la campana più antica del mondo è indimenticabile! Ovviamente ognuno decide di visitarla mettendoci il tempo che vuole, ma in media per la visita del Cremlino occorrono un paio d’ore (senza l’armeria e i diamanti che prevedono un biglietto a parte che non ho comprato).

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Se si avesse la fortuna di avere più tempo per visitare Mosca, sicuramente vale la pena visitare la Cattedrale di San Basilio, la cui facciata è probabilmente l’immagine più ricorrente della capitale russa nel mondo, e il mausoleo di Lenin, dove giace il corpo imbalsamato di colui che fino al gennaio 1924 era a capo dell’Unione Sovietica: la visita è gratuita, ma non è aperto tutti i giorni e spesso la fila è molto lunga (se si ha intenzione di visitarlo consiglio di controllare il sito ufficiale http://lenin.ru/index_e.htm ).

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Dove mangiare

Durante il breve soggiorno a Mosca ho avuto la possibilità di mangiare in 2 ristoranti di livello molto alto sia come qualità del cibo che bellezza del locale: si tratta di Ryby Net, steakhouse del gruppo Novikov, conosciuto in tutta Europa e qui in Russia meno caro che altrove, e Bryanskiy Byk, sempre un ristorante di carne, un po’ meno centrale, ma altrettanto buono e anche un po’ meno caro.

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Stadi

Mosca vanta molte squadre professionistiche e non, e di conseguenza in giro per la città potete facilmente imbattervi in diversi stadi, alcuni dei quali molto moderni ed avvenieristici. Nel mio breve soggiorno moscovita ho visto la partita della Juve all’interno dello stadio della Lokomotiv Mosca (ragione per la quale mi sono recato in Russia) e ho visitato la parte esterna dello stadio Luzniki.

 

Central Stadium Lokomotiv

La tana della Lokomotiv Mosca, anni fa conosciuta come la “squadra dei ferrovieri”, si trova nella parte nord orientale della capitale, ed è ottimamente collegata al centro tramite la metropolitana. A partire dal 2017 viene chiamato RŽD Arena per motivi di sponsorizzazione. Si tratta di uno stadio di piccole dimensioni (può ospitare fino a circa 28mila persone), ma offre una visuale molto buona del gioco, anche dalle curve, situate quasi a ridosso del campo.

La tifoseria della Lokomotiv è caldissima, una delle migliori che abbia mai visto dal vivo! Hanno sventolato i propri vessilli e cantato ininterrottamente per più di 90 minuti, alcuni di essi anche a petto nudo, nonostante freddo e pioggia incessante! Per quanto riguarda il tifo nel settore ospiti occupato dai tifosi della Juve, la prestazione è stata ahimè molto triste: qualche mese prima della partita in questione (partita del girone di champions della champions league 2019-20) la digos di Torino aveva sequestrato gli striscioni di tutti i gruppi ultras e arrestato o diffidato tutti i leader e i principali esponenti degli stessi, condannando la Juve a giocare senza supporto sia in casa che fuori casa. Per la cronaca la partita fini 2 a 1 grazie alle reti di Ramsey ad inizio partita e Douglas Costa nei minuti di recupero.

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Stadio Luzniki

Questo impianto sportivo multifunzione si trova nella parte sud-ovest di Mosca, vicino al fiume Moscova. È bel collegata con il centro grazie alla metropolitana. Quando fu inaugurato negli anni 50 del Novecento, il governo dell’Unione Sovietica lo battezzò “stadio Lenin”, era privo di copertura e poteva ospitare fino a 100mila persone. Dopo la ristrutturazione ha una capienza di circa 80mila persone.

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Ha ospitato le partite della nazionale sovietica prima e russa poi, e in alcuni periodi ha ospitato anche le partite di alcune squadre di club. È proprio durante la partita di una squadra di club, lo Spartak Mosca, che ebbe luogo una delle peggiori tragedie avvenute negli stadi: nell’ottobre 1982, durante la partita tra la compagine olandese dell’Harleem e i padroni di casa dello Spartak, era il freddo a farla da padrone. Quando la partita stava per terminare, diversi tifosi di casa stavano guadagnando l’uscita tramite l’unico cancello aperto: al minuto 88 lo Spartak raddoppiò, e alcuni tifosi decisero di tornare indietro. Il ritorno sugli spalti fu impedito dalla polizia e il conseguente sovraffollamento delle scale ne provocò il crollo. Nell'incidente morirono 66 persone e altre 61 rimasero ferite (anche se secondo le ricostruzioni i morti potrebbero essere centinaia).

La vicenda è stata minimizzata, per non dire insabbiata, per molti anni da parte del regime sovietico, per paura che potesse rovinare la reputazione internazionale del Paese. In sostanza fino alla caduta del muro di Berlino e successivamente dell’Urss, nessuno dei presenti poteva parlare, così come nessun giornalista poteva scrivere articoli a riguardo. Il custode dello stadio venne accusato di essere responsabile di quanto accaduto e condannato a 3 anni di prigione, la metà dei quali passati ai lavori forzati.

Nel 1992 venne inaugurato un monumento dedicato alla memoria delle vittime dello stadio Luzniki e di tutte le tragedie avvenute negli stadi.

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Prima di addentrarmi nel descrivere l’esperienza vissuta nella capitale Mosca, ci tengo a fare una premessa che riguarda la Russia in generale. Si tratta di uno cultura millenaria, composta da lingua, tradizioni, educazione, istruzione, cucina, usi e costumi; una cultura ben visibile nella popolazione locale, a partire da coloro che lavorano nelle istutizioni, passando per coloro che lavorano nei ristoranti e negli alberghi, fino alla gente comune per la strada. Ovviamente anche la Russia ha cambiato il suo volto nel corso degli ultimi secoli, dell’ultimo in particolare, con la caduta del muro di Berlino e dissoluzione dell’Unione Sovietica; ma anche solo trascorrendo poche ore in terra russa, si percepisce immediatamente la sensazione di essere in una realtà unica al mondo, una realtà che non si piega alla globalizzazione, che preferisce restare ancorata alla propria lingua e alla propria tradizione, piuttosto che subire l’americanizzazione come praticamente tutti gli Stati del centro Europa.

La prima conseguenza di questa tendenza è la difficoltà a comunicare: nessuno parla italiano, e anche la lingua inglese e sconosciuta o parlata mal volentieri. Stesso discorso per la segnaletica stradale, le mappe e i nomi delle vie: solo caratteri cirillici. Oggi ci sono tutti gli strumenti tecnologici per orientarsi in città e per ottenere traduzioni, seppur approssimative, e in un modo o nell’altro ci si riesce a giostrare; ma fino a una decina di anni fa doveva essere davvero un’impresa compiere anche le azioni quotidiane più semplici.

La seconda e non trascurabile conseguenza riguarda il visto per poter entrare su suolo russo: si tratta di una procedura complicata e per nulla economica. In passato veniva emesso dalle ambasciate russe in Europa, mentre oggi con l’aumentare delle richieste, occorre presentarsi ad un centro visti per la Russia (se si vuole optare per la procedura fai da te) oppure presso agenzie convenzionate (si occupano di tutto ma il prezzo è ancora più elevato). Se come ho fatto io, intendete optare per la procedura autonoma, vi consiglio questo sito davvero ben fatto che spiega tutta la procedura passo a passo:

https://rusalia.it/ottenere-visto-russia/

Mosca

La capitale della Russia è una città di grandi dimensioni, con 3 aeroporti, molte linee di treni e una metropolitana molto estesa e famosa nel mondo per la sua bellezza. Se dovessi descrivere Mosca nel suo insieme potrei quasi definirla come una città qualsiasi, fatta di grandi palazzi, traffico e inquinamento. Ciò che la rende davvero magica e unica è il suo centro storico: il teatro Bol'šoj, la piazza di fronte al Metropol, la piazza Rossa e le vie circostanti sono di una bellezza e maestosità unica. Nel mio caso, avendo visitato Mosca a novembre, ho certamente patito il freddo (anche se meno di quanto mi aspettassi), ma ho potuto godere della bellezza della piazza Rossa e delle vie adiacenti illuminate con le luci di Natale, uno spettacolo più unico che raro!

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