
La Sardegna è uno dei posti che amo di più al mondo. Uno dei pochi dove tornerei e tornerò. Non solo per il mare decisamente splendido a tutte le latitudini, ma anche e soprattutto per l’ospitalità che si riceve dalla popolazione locale e per la qualità del cibo tipico. Ho visitato la Sardegna le prime 2 volte quando ero bambino con la mia famiglia, entrambe le volte abbiamo soggiornato in un villaggio turistico. Ma un viaggio in Sardegna non può che essere un viaggio all’avventura, preferibilmente in macchina o moto, per potersi spostare comodamente da una spiaggia all’altra: a cavallo tra l’estate e l’autunno 2012, con i soldi vinti nei tornei di calcio, ho fatto una splendida vacanza nella Sardegna del nord, con la mia ragazza dell’epoca, visitando 20 spiagge in 20 giorni. Mentre a cavallo tra la primavera e l'estate del 2019 ho vissuto una vacanza più breve, ma decisamente molto intensa con 3 cari amici, questa volta nella parte meridionale dell'isola. Nell'estate 2020 ho avuto il piacere di godermi le fantastiche spiagge dell'Ogliastra, ospite a Tortolì dal mio caro amico Stefano. I mesi migliori per fare una vacanza in Sardegna sono giugno e settembre sia per il clima non troppo caldo, sia perché non si trova la calca di gente come a luglio e agosto.
Prima di presentare le spiagge più belle che ho avuto la fortuna di visitare, ci tengo a dire due parole sulla cucina sarda, considerata tra le più variegate e apprezzate al mondo.
Cucina sarda
La cucina sarda vanta moltissime specialità rinomate, prelibatezze di una qualità unica. Il piatto più conosciuto e rappresentativo è senza dubbio il “porceddu”, il maialino cotto secondo una particolare e lunga procedura che rende la carne tenerissima. Come primi, vanno per la maggiore diversi tipi di gnocchi: i due più conosciuti sono i “maloreddus”, gnocchetti di piccole dimensioni, spesso cucinati alla campidanese (passata, cipolla, ragu e pecorino), e i "culurgiones", gnocchi ripieni (spesso ma non sempre di patate). Per accompagnare i piatti non può mancare il “pane carasau”, un tipo di pane croccante molto particolare. Come dolce il più famoso è la “seadas”, preparata con strutto, uova e farina. Per quanto riguarda il bere, come vini uno dei più rinomati come vino rosso è il Cannonau, mentre come vino bianco è molto comune il Vermentino di Sardegna, perfetto da abbinare ai piatti di pesce. Passando ai liquori quello più famoso è il mirto, ottenuto grazie alla macerazione alcolica delle bacche di mirto: esistono sia marche commerciali che numerose produzioni artigianali. Un altro liquore tipico è il “Filu e ferru”, un'acquavite che deve il suo nome al fatto che in epoca sabauda erano vietate la sua produzione e il consumo, quindi i produttori lo nascondevano sotto il terreno e per ricordarsi dove l’avevano seppellito lasciavano emergere un filo di ferro fuori dalla terra.
Spiagge della Sardegna del Nord
PELOSA DI STINTINO: offre dei paesaggi mozzafiato e un' acqua con diverse sfumature di turchese; la particolarità di questa spiaggia è rappresentata da un'isoletta di fronte alla spiaggia, raggiungibile facilmente a nuoto o anche camminando; vicino alla spiaggia i parcheggi sono a pagamento e molto cari (io ho sempre parcheggiato sulle collinette nelle vicinanze che sono gratuiti); sconsiglio di andarci a luglio e agosto perché è affollatissima tanto da non riuscire a mettere l’asciugamano se si arriva dopo una certa ora

SANTA TERESA DI GALLURA: mare con dei colori stupendi, spiaggia libera molto vasta; consiglio lo snorkeling nella zona delle rocce che sono piene di pesci.

COSTA PARADISO: è una spiaggia un po’ difficile da raggiungere, in quanto bisogna fare una decina di minuti di camminata dal parcheggio seguendo un sentiero tortuoso, ma vi assicuro che una volta arrivati non si vorrebbe più andare via; le rocce hanno un particolarissimo colore rossiccio, e da alcune di esse ci si può tuffare senza problemi.

MADDALENA e CAPRERA: sono due isole collegate tra loro da un ponte e per raggiungerle è necessario prendere un traghetto da Palau, che se non è aumentato ha prezzi contenuti (consiglio di imbarcare anche l’auto per potersi spostare tra le spiagge, a meno che non si voglia noleggiare una barca che è la scelta migliore in assoluto); di spiagge bellissime ce ne sono molte, una che ricordo con precisione è “la spiaggia del Relitto”.

CALA GONONE (e dintorni): questa zona oltre che alle famose grotte presenta delle bellissime calette, alcune delle quali raggiungibili solo via mare; assolutamente consigliato procedere lungo i sentieri per poi fermarsi nella spiaggia che più ci attira.
CAPO CACCIA, vicino ad ALGHERO: uno degli scorci più incredibili della Sardegna settentrionale sono le rocce a picco sul mare che ci sono nei pressi della Escala del Cabirol, presso Capo Caccia. Sono raggiungibili via mare oppure arrampicandosi a piedi a rischio della propria vita, ma ne vale la pena.

Dove mangiare
Come in tutte le regioni italiane, il miglior posto dove mangiare rimangono le famiglie. Nella vacanza del 2012 ho avuto l’onore di mangiare a casa dei parenti della mia ex-ragazza, pranzi e cene davvero indimenticabili. Per quanto riguarda i ristoranti, ne consiglio uno che è molto fuori dalle zone turistiche essendo nell’entroterra, ma ne vale davvero la pena, per la bontà dei piatti serviti e l'ottimo rapporto qualità-prezzo: è “il Nido d’Aquila” di Osilo in provincia di Sassari, che è un ristorante e rifugio.

Spiagge della Sardegna del Sud
Ho avuto il privilegio di scoprire le bellezze della parte meridionale della Sardegna alla fine della primavera del 2019, insieme a Guido, Maurizio e Gregorio: con la scusa della tournèe di Vasco, abbiamo visitato spiagge spettacolari e mangiato in ristoranti e trattorie di qualità altissima, a Cagliari e dintorni.
A mio parere il Sud (e il centro) della Sardegna battono alla grande l'altrettanto bello ma più commerciale Nord, così nelle estati del 2020 e 2021 ho nuovamente optato per trascorrere le vacanze nella parte meridionale dell'isola, andando sempre alla ricerca di nuove spiagge e calette, le migliori delle quali sono citate e descritte di seguito.
Spiagge di Cagliari città: POETTO e CALAMOSCA
Per quanto riguarda le spiagge di Cagliari città, consiglio la spiaggia del POETTO se si vuole un’ampia spiaggia di sabbia, prevalentemente libera, ma con parecchi chioschetti e stabilimenti balneari (il video qui sotto è stato girato al Poetto all'alba), mentre se si vuole optare per una spiaggia più piccola e uno stabilimento balneare più tranquillo ed esclusivo consiglio il lido dell’HOTEL CALAMOSCA (a cui si riferiscono le foto). Entrambe le spiagge sono raggiungibili con i bus cittadini.


Dove mangiare
A CAGLIARI abbiamo trovato un livello davvero alto per quanto riguarda la qualità del cibi nei ristoranti. Nella parte alta della città, vicino al castello, abbiamo cenato in un posto molto bello chiamato Pani e Casu; mentre nella parte più vicina al porto e alla stazione abbiamo mangiato in due posti davvero eccellenti: "Bistrot 100", situato in via Tuveri, offre piatti tipici e pesce fresco buonissimo, i prezzi sono un po sopra la media, ma vale davvero la pena; "ci pensa Cannas" è una trattoria con piatti prelibati e prezzi competitivi. Un ristorante top, situato in zona Poetto è "Officina del Gusto cucina e laboratorio", imbattibile quanto a qualità, porzioni del cibo e gentilezza del personale.
Dove dormire
Nelle diverse estati trascorse nel Sud della Sardegna, partendo sempre da Cagliari, abbiamo dormito in diversi posti nei pressi del centro. I 2 che mi sento di consigliare sono "Sa Domu cheta", situato in centro pieno, praticamente già in zona pedonale, e "Il gallo bianco", vicinissimo al porto e alla stazione ferroviaria.
Spiagge fuori Cagliari
CALA SINZIAS: per quanto riguarda le spiagge raggiungibili in macchina in meno di un’ora, un’ottima soluzione è rappresentata da Cala Sinzias, non lontano da Villasimius, nella punta orientale dell’isola. L’acqua è cristallina e molto pulita, la spiaggia libera è enorme, ma ci sono anche diversi stabilimenti balneari con annesso ristorante: noi abbiamo scelto Maklas, un po più caro della media, ma che vale decisamente la pena per la qualità della struttura e l’accoglienza del personale.


VILLASIMIUS: situata al punto più ad est della Sardegna meridionale, Villasimius è sicuramente una delle località con spiagge più belle e rinomate, ma è altrettanto vero che è una delle località più care sia per quanto riguarda l'alloggio, sia per quanto riguarda i ristoranti (con una piacevole eccezione) e sia le spiagge stesse, per le quali in molti casi bisogna pagare un biglietto d'ingresso per ogni singola persona oltre che il parcheggio. Non me la sento certo di sconsigliare Villasimius, ma ci tengo a dire che per una qualità uguale o di poco maggiore rispetto alle località nelle vicinanze, i costi da sostenere sono parecchio più alti.
Le spiagge più belle sono senza dubbio Porto Giungo e Punta Molentis, a cui si riferiscono le foto.
Per quanto riguarda un ottimo posto in cui mangiare a VILLASIMIUS, un ristorante assolutamente da provare è "Su forreddu", dove potrete gustare piatti tipici in abbondanza e ad un prezzo contenuto.


MARI PINTAU: si tratta di una spiaggia molto bella, più vicina a Cagliari rispetto a Villasimius (più o meno a metà strada). La spiaggia libera è molto ampia, ma vi è anche un bagno attrezzato con bar e ristorante; l'acqua ha colori cristallini, sia a riva che al largo, dove spesso attraccano delle barche di piccole dimensioni, mentre non vi è il via vai di barche più grandi che "scaricano" i turisti come in altre cale. Mari Pintau è anche raggiungibile, seppur con un cambio di autobus, con i mezzi pubblici da Cagliari


TUERREDDA: spingendosi invece ad Ovest di Cagliari, è obbligatorio far tappa alla Tuerredda, una delle spiagge più belle della Sardegna (se non la più bella in assoluto): colore dell’acqua pazzesco, fondale pulito in cui si può camminare tranquillamente per diverse decine di metri prima che non si tocchi più, e se si vuole si può raggiungere a nuoto un’isoletta di fronte ad essa. Si può optare sia per il lido attrezzato con lettini e bar, sia per la spiaggia libera (piuttosto estesa ma molto gettonata quindi occorre arrivare presto al mattino).

CAPO MALFATANO: a pochi kilometri dalla Tuerredda, vi è un tanto piccolo quanto “romantico” lido, situato a Capo Malfatano, che consiglio qualora vogliate affittare un gommone per visitare le vicine calette raggiungibili solo via mare (su tutte Porto Zafferano) oppure concedervi una cena al tramonto in riva al mare, mangiando il pesce pescato il giorno stesso.

Fiera di Cagliari
Abbiamo concluso la splendida vacanza con un bellissimo concerto di Vasco Rossi alla fiera di Cagliari, sicuramente molto diverso rispetto ad un concerto in uno stadio o in un parco, ma proprio per questo molto particolare e suggestivo.

Estate 2021 Sant'Antioco e dintorni
Il viaggio del giugno del 2021, breve ma intenso, nel sud-ovest della Sardegna è partito da Porto pino, località che presenta sia spiaggia pubblica che bagni organizzati dove affittare lettini e ombrelloni oltre che mangiare. Il parcheggio è a pagamento custodito.
A Sant'Antioco, dove abbiamo soggiornato come base (Mercury Boutique Hotel, buon albergo senza infamia né lode) l'unica spiaggia in cui ci siamo recati è "Coacuaddus", che non presenta alcuno stabilimento balneare, bensì solo spiaggia pubblica con parcheggio a pagamento non custodito.

Molto consigliato per cenare a Sant’Antioco, il ristorante "la cascina", situato in pieno centro, offre ottimi piatti tipici con un rapporto qualità-prezzo molto invidiabile!
Una giornata molto bella, il piatto forte della vacanza, è stata quella trascorsa a Carloforte e sull’isola di Pietro, raggiungibile con il traghetto in circa mezz’ora da Sant'Antioco. Ovviamente anche sull’isola di Pietro è indispensabile avere la macchina o la moto per spostarsi tra le varie spiagge, come nel resto della Sardegna.
La prima spiaggia che abbiamo visitato una volta sbarcati al porto di Carloforte si chiama "Girin": è una spiaggia di sabbia completamente libera raggiungibile scendendo una scalinata, con parcheggio gratuito a poche centinaia di metri.

La seconda spiaggia in cui abbiamo messo piede è stata "la bobba", un'altra spiaggia libera, presenta un parcheggio a poche centinaia di metri con offerta libera e un chiosco dove è possibile mangiare qualche piatto veloce. A poco più di 5 minuti di cammino si raggiungono le "colonne", delle pittoresche rocce a strapiombo sul mare.


La mia spiaggia preferita a Carloforte non poteva che essere "la conca": in realtà non si tratta di una vera e propria spiaggia, bensì consiste in diversi muri di rocce dalle quali tuffarsi (il parcheggio non molto distante da esse è libero, ma su un terreno piuttosto dissestato).
Una spiaggia molto ampia e consigliata per recarvisi a fine giornata per godersi il tramonto è "la caletta": purtroppo nel nostro caso a causa del vento forte non abbiamo potuto godere di questa vista mozzafiato... Sarà per la prossima volta!
Dove mangiare
Come ristorante nel centro di Carloforte per cenare assolutamente consigliato "l'oasi", la cui specialità sono i piatti di pesce, sia per quanto riguarda gli antipasti, che i primi e i secondi.
Lasciata l'isola di Pietro, nell'ultima mezza giornata di mare prima di dover lasciare la Sardegna, ci siamo goduti la bellezza di Chia, che vanta un'ampia spiaggia di sabbia sia libera che organizzata: consiglio il bagno "Ali del mare", che oltre a lettini e ombrelloni offrono anche una vasta offerta di moto d'acqua, tavole, pedalò e altro.
Spiagge dell'Ogliastra
Nell'estate 2020 ho avuto il piacere di visitare una zona della Sardegna meno "battuta" dai turisti, e proprio per questo ancora più godibile, la zona della provincia di Nuoro, nella costa orientale dell'isola.
Con i miei amici "di Londra" abbiamo avuto l'onore di essere ospitati dalla famiglia e dagli amici di Stefano, che ci ha guidati nei luoghi in cui è cresciuto facendoci vivere un'esperienza autentica e indimenticabile!
Le spiagge sono tutte bellissime, con colori mozzafiato e molto spazio adibito a spiaggia libera.
Una spiaggia che consiglio a chi come me ama tuffarsi dalle rocce in sicurezza, è la spiaggia delle rocce rosse di Arbatax e Cala Moresca.


Ma il modo migliore di vivere e godersi il mare più bello dell'Ogliastra è senza dubbio arrivando via mare alle stupende cale famose in tutto il mondo per la loro acqua cristallina.
Assolutamente d'obbligo fare la gita in barca a bordo della Livenza con partenza da Santa Maria Navarrese comprensiva di pranzo di pesce a bordo e diverse soste per fare il bagno a Cala Biriola, Cala Mariolu, Cala dei Gabbiani.
Dove mangiare
Non per essere ripetitivo, ma in Sardegna il posto migliore in cui mangiare è in famiglia. Non smetterò mai di ringraziare la famiglia di Stefano per l'ospitalità, la cena in cui abbiamo mangiato il porceddu la ricorderò finchè campo!
Le altre sere abbiamo provato i ristoranti di Tortolì, tutti di livello elevato. Se devo consigliere un posto in particolare non posso che scegliere la cooperativa pescatori Tortolì, dove si mangia il pescato del giorno direttamente in riva al mare e a prezzi giusti.
Un ristorante di altissimo livello con prezzi onestissimi e "I tre Mori da Mario", a Bari sardo.
STADIO
La trasferta nel capoluogo sardo in occasione di Cagliari-Juve del 9 aprile 2022 rappresenta per me il ritorno in trasferta in Italia dopo 9 anni di pausa dalle trasferte italiane.
Per quanto la partita non avesse più nulla da dire per la Juve, già fuori dalla corsa scudetto e già praticamente qualificata alla Champions, è stata comunque una partita combattuta ed emozionante, d'altronde il Cagliari era alla ricerca di punti salvezza, che alla fine della stagione non arriverà, complice anche la sconfitta per 2 a 1 in rimonta in questa partita, con goal di Vlahovic e De Ligt dopo l'illusorio vantaggio di Joao Pedro.
Lo stadio, chiamato Unipol Domus per motivi di sponsorizzazione, è stato costruito praticamente di fronte al vecchio Sant'Elia, quasi affacciato sul mare; si tratta di un impianto di piccole dimensioni, principalmente di materiale prefabbricato o tubi assemblati, con un settore di soli 400 posti, decisamente pochi per la Serie A. Infatti i 3 amici con i quali ho viaggiato ed io, non abbiamo trovato i biglietti per il settore ospiti, polverizzati in pochi secondi, ed abbiamo dovuto ripiegare sui biglietti dei distinti o, nel mio caso, la curva secondaria di fianco al settore ospiti.


Quella di vivere la partita in mezzo ai tifosi rivali è stata un'esperienza come sempre non banale, come e più delle altre 2 occasioni in cui mi era capitato, all'estero, in quanto agli insulti verso i morti dell'Heysel è stato impossibile trattenersi, e alla fine della partita siamo stati scortati in 2 da una decina di steward.
