
Gli stadi inglesi rappresentano al giorno d'oggi il modello di stadio senza barriere ed accessibile per le famiglie.
Tutti gli stadi sono di proprietà della società che ci gioca. A parte pochissimi stadi delle serie minori, non esistono più le vecchie "terraces", ovvero le gradinate senza posti a sedere come negli settanta e ottanta. Ma tutto ciò non è sempre stato così, bensì è il frutto di un radicale cambiamento avvenuto a fine secolo.
L'Inghilterra era infatti la patria del tifo violento per definizione: negli anni 70 e 80, ogni sabato si verificavano scontri con feriti e danneggiamenti, praticamente in ogni città. La situazione degenerò definitivamente in due occasioni: nel maggio 1985 con la strage dell'Heysel di Bruxelles, dove morirono 39 persone nella finale tra Juventus e Liverpool, con i tifosi inglesi responsabili di quelle morti (le squadre inglesi furono estromesse delle competizioni europee per 5 stagioni) e nell'aprile 1989 con la strage dell'Hillsborough di Sheffield, dove persero la vita 96 tifosi dei Reds.
A seguito di questa seconda strage, il governo inglese reagì duramente per sconfiggere gli hooligans e far terminare l'escalation di violenza nel calcio. Tra l'agosto 1989 e il gennaio 1990 venne redatto il "Rapporto Taylor": tra le riforme più importanti introdotte dal rapporto vi è l'obbligo per tutti gli impianti di prevedere soli posti a sedere da riservare a tutti gli spettatori muniti di biglietto; il rapporto Taylor si espresse anche in materia di vendita di alcolici negli stadi, barriere metalliche, cancelli, tornelli, prezzi dei biglietti.
Se da una parte queste decisioni portarono alla fine o per lo meno alla diminuzione della violenza negli stadi, occorre sottolineare come purtroppo portarono anche alla morte o quasi del tifo inteso come colore, aggregazione, calore popolare che aveva contraddistinto gli albori del calcio d'oltremanica, trasformando il football in un prodotto prevalentemente d'elite e per turisti, e l'esperienza della partita molto simile a quella di uno show a teatro.
Se siete interessati alle storiche rivalità tra le diverse tifoserie d'Inghilterra consiglio di leggere il libro che hanno scritto due amici, composto da 20 capitoli, ognuno dei quali parla di un derby. Il titolo è: LOCAL DERBIES IN THE UK, di Luca Garino ed Indro Pajaro.
Meadow Lane (Nottingham)
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Sono stato a Meadow Lane nel gennaio 2017 con i ragazzi di Londra Bianconera, ospitati dai nostri amici del Notts County che nel pre-partita ci hanno fatto fare il tour dello stadio e addirittura entrare in campo mentre le squadre si stavano scaldando: fu una delle più belle giornate di calcio e amicizia autentica che io ricordi in tanti anni di stadio!
La partita che vedemmo fu Notts County-Mansfield, anch’esso una sorta di derby data la vicinanza di Mansfield a Nottingham: finì 0-0, un risultato non entusiasmante, ma che rappresentò l’inizio della ripresa per il Notts dopo mesi senza nemmeno un punto.

L’amicizia tra Notts County e Juventus è molto antica: il legame indissolubile tra le due società risale all’anno 1903, quando arrivò a Torino un pacco di maglie a strisce verticali bianche e nere da Nottingham (grazie al giocatore Savage) e furono adottate per la prima volta come divisa ufficiale.
āNel settembre 2011 il Notts County fu invitato a disputare l’amichevole di inaugurazione dello Juventus Stadium, per sottolineare che anche a distanza di più di 100 anni da quel giorno, il legame era sempre molto vivo!
Ethiad Stadium (Manchester)

E’ uno stadio imponente ed avvenieristico, molto bello ma molto diverso dai tipici stadi inglesi. Molto bello il fatto che a poche centinaia di metri dello stadio principale, ci sia un piccolo ma bellissimo impianto dove gioca le gare interne la primavera del City, un esempio che andrebbe seguito anche in Italia.
I tifosi del Manchester City non sono certamente famosi per essere tra i più caldi dell’Inghilterra; nel caso della partita contro la Juve erano partiti bene, o comunque meglio di quanto potessi immaginare nel primo tempo, per poi avere un grande calo nel secondo tempo e sparire completamente dopo il pareggio e il gol della vittoria della Juve.
Quella di Manchester è stata la prima partita della mia vita in cui ho visto la Juve in trasferta non nel settore ospiti, e spero anche l'ultima!
Old trafford (Manchester)
Sono stato ad Old Trafford in occasione della gara di Champions League tra Manchester United e Juventus nell’ottobre 2018. Quella al “Teatro dei sogni” è stata una trasferta in massa del gruppo Londra Bianconera, partito in mattinata da Londra in pullman insieme agli amici dello Juventus Club Altamura.

Entrati nel settore ospiti ad apertura cancelli, ci siamo posizionati molto in basso all’altezza della bandierina, subito di fianco ai gruppi Ultras della curva Scirea, posizionatisi dietro la porta. La visuale verso il campo di gioco è ottima, peccato per la presenza eccezionale di una rete molto alta che la rovinava un po’. Per quanto riguarda il tifo, i sostenitori dei Red devils si sono dimostrati davvero poca cosa: pochi cori, giusto quando il Manchester stava attaccando. Per i tifosi della Juve è stata quindi un predominio piuttosto facile, che ha reso ancor più indimenticabile una serata bellissima, che ha regalato ai 4mila presenti la gioia della vittoria grazie al gol di Dybala.

Anfield Road (Liverpool)
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Lo stadio del Liverpool non è tra i più grandi d'Inghilterra, ma è ancora, tra quelli delle squadre blasonate, uno di quelli rimasti più simili agli stadi inglesi "di una volta".


La partita che ho visto ad Anfiel, Liverpool-Tottenham 1-1, non fu la più avvincente delle partite, ma ci furono due gol molto belli, soprattutto quello di Kane per la squadra londinese.
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Ovviamente per da tifoso della Juve quale sono Liverpool non sarà mai una tifoseria come le altre. Il passato non si dimentica, non si cancella, il perdono o meno spetta a chi c'era quella infame notte o a Dio, non a me ne a nessun altro.
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St. Andrew's Stadium (Birmingham)

Lo stadio del Birmingham City è uno stadio di medio dimensioni (circa 30mila), costruito all’inglese, con una buona visibilità sul terreno di gioco.

Io vi ho assistito alla partita di Championship tra il Birmingham e l’Huddersfield nel settore West Paddock: in questo settore è possibile vedere da vicino il campo e i giocatori, ma è consigliato vedere la partita da settori più in alto se si vuole avere una visione globale del gioco. La partita finì 2 a 0 per l’Huddersfield, i cui tifosi, pur non numerosissimi, si sono dimostrati molto costanti nei cori, a differenza dei tifosi locali, molto freddi per tutta la partita.
King Power Stadium (Leicester)

Lo stadio di Leicester non è molto grande (poco più di 32000 posti), ma è sicuramente molto bello esteticamente e garantisce una visuale perfetta dagli spalti verso il terreno di gioco. Sono stato al King Power Stadium per vedere Leicester-Stoke City nel gennaio 2016, nella stagione del Leicester dei miracoli; quando una squadra progettata per salvarsi si trova in testa alla classifica a gennaio è normale che lo stadio sia pieno e la gente molto calorosa!
La partita finì 3 a 0 per il Leicester, risultato che gli permise di guadagnare la testa della classifica in solitaria.
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Ho visto la partita nel settore ospiti con i ragazzi dello Stoke: nel video sotto cantano l'inno, "Delilah" pochi istanti prima dell'inizio della gara.
Madejski Stadium (Reading)
Lo stadio di Reading è molto moderno, inaugurato nel 1998, e di medie dimensioni (circa 25000 posti a sedere).

E’ situato parecchio distante dal centro cittadino, in contrapposizione agli stadi inglesi vecchia maniera che sono “incastrati” in mezzo alle case e raggiungibili a piedi (è comunque molto ben collegato con diversi bus di linea e servizi speciali per le partite). Vi è un bellissimo spazio per vivere il pre-partita praticamente dentro lo stadio, riservato agli abbonati e ai possessori di biglietto, situato appena fuori la tribuna. Ho assistito al Madejski Stadium alla partita Reading-Fulham del campionato di Championship 2016/2017, match sospeso alla fine del primo tempo per nebbia sul risultato di 0-0.
Ricoh Arena (Coventry)
Lo stadio del Coventry City è situato lontano dal centro di Coventry (circa 5 km). E' un impianto di medie dimensioni, ultramoderno, chiamato Ricoh Arena per motivi di sponsorizzazione. Nelle immediate vicinanze ci sono diversi pub e ristoranti, un casinò, e una stazione ferroviaria, situata a 100 metri esatti dalla South stand, che collega lo stadio alle stazioni di Coventry e Nuneaton.
Nel maggio 2018 ho assistito dal settore ospiti della Ricoh Arena all'andata delle semifinali play-off di League Two tra Coventry City e Notts County, terminata con il risultato di 1-1.
La visuale dal settore ospiti, esattamente dietro la porta (South stand) è molto buona. La tifoseria di casa, stranamente posizionata di fianco al settore ospiti, ha sostenuto la squadra per tutta la gara, così come i 3000 e più tifosi bianconeri giunti da Nottingham.

Pride Park stadium (Derby)
Lo stadio che ospita le partite dei Rams dal 1997 è un impianto di medie dimensioni, in grado di ospitare più di 33mila persone; essendo costruito "alla inglese" senza barriere nè pista d'atletica garantisce un'ottima visuale da tutti i settori.


Sono stato a Pride Park il 19 febbraio 2022 per la partita di Championship tra il Derby e il Peterborough. I Rams allenati da Wayne Rooney riuscirono a vincere con un goal allo scadere, ma purtroppo a fine stagione a causa dei problemi societari e dei punti di penalizzazione inflitti non riuscirono ad evitare la penalizzazione in League One.



Broadfield Stadium (Crawley)
Lo stadio del Crawley Town è di piccole dimensioni (può ospitare poco più di 6mila spettatori) ma è molto carino, con due tribune aventi i seggiolini per seguire la partita comodamente seduti, mentre le due curve, una per i tifosi locali e una per gli ospiti, invece ne sono sprovviste: ci sono i cari, vecchi gradoni.




La partita alla quale ho assistito al Broadfield Stadium è Crawley-Notts County di League Two, il 12 marzo 2024: dopo un ottimo inizio degli ospiti che si sono portati in vantaggio e lo sono stati fino all'ora di gioco, la partita si è conclusa con il risultato di 2 a 1 per il Crawley.


Villa Park (Birmingham)
Lo stadio dell'Aston Villa è uno stadio molto iconico, uno degli impianti storici essendo stato costruito nel 1897. E' uno stadio tipicamente inglese, con le tribune a ridosso del campo e con i muri esterni in mattoncini rossi che lo contraddistinguono.

La visibilità verso il campo di gioco è molto buona anche dal settore ospiti, disposto su due livelli in prossimità della bandierina, dal quale ho assistito alla partita di Champions tra Aston Villa e Juve il 27 novembre 2024, con gli amici di Londra Bianconera con i quali abbiamo organizzato due pullman e gli amici del Gruppo Storico giunti in aereo da Torino. La partita terminò in parità a reti bianche.



Priestfield Stadium (Gillingham)
Lo stadio che ospita le partite interne del Gillingham si trova letteralmente in mezzo alle case della cittadina; è molto antico (la sua costruzione risale a fine 1800) e può ospitare fino a 11500 persone al suo interno.


Le due tribune, di cui una per metà riservata ai tifosi ospiti, sono coperte, mentre per quanto riguarda le curve, quella occupata dai tifosi di casa è provvista di tetto, mentre quella riservata ai tifosi ospiti ne è sprovvista.

Al Priestfield Stadium ho assistito alla patita di League Two del primo febbraio 2025 tra Gillingham e Notts County, terminata con la vittoria per 2 a 1 per la compagine di Nottingham.